Investire nella ricerca per rispondere agli eventi sismici
L’ingegneria strutturale e sismica si trova ad affrontare una sfida epocale, il cui obiettivo finale è fissato a livelli sempre più elevati per far fronte alle crescenti aspettative di una società moderna: essere in grado di fornire soluzioni ad alte prestazioni ma a basso costo, di facile implementazione a scala territoriale, per la realizzazione di strutture altamente sismo-resistenti architettonicamente appetibili e nel rispetto di regole di eco-sostenibilità, in grado di resistere ad eventi sismici severi con danni limitati se non trascurabili a persone e cose, minima interruzione della funzionalità della struttura e dell’attività lavorativa.
La ricerca per questa nuova tecnologia, che ci siamo impegnati a sostenere, si prefissa l’obiettivo di dare una soluzione innovativa per edifici multipiano openspace in X-LAM post-teso ad alte prestazioni sismiche, tema con notevoli potenzialità per ulteriori sviluppi in termini di progettazione ecosostenibile.
La COSTANTINI LEGNO si impegna da anni nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie che possano migliorare, sempre di più, la risposta degli edifici in legno agli eventi sismici.
Il nostro vivere e costruire in zona sismica unito ai nostri interventi nelle “Emergenze Terremoto” (e successive ricostruzioni), che hanno tristemente segnato gli ultimi 30 anni del nostro Paese, ci hanno permesso di sviluppare un importante know-how che con impegno e dedizione mettiamo in campo ogni giorno.
I risultati della ricerca sono stati presentati durante la 16th European Conference on Earthquake Thessaloniki Engineering 2018, svoltasi a Salonicco dal 18 al 21 Giugno 2018. A presentarli sono stati i promotori del progetto: il Prof. Stefano Pampanin (Full Professor, University of Rome ‘La Sapienza’ and Immediate Past President New Zealand Society for Earthquake Engineering, nonchè uno dei massimi esperti di Ingegneria Sismica al mondo) e il suo collaboratore Murilo Josè Mancini (PhD Candidate, University of Rome ‘La Sapienza’).